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Come educatori, abbiamo la responsabilitΓ  di dispiegare davanti a bambine e bambini tutti i sentieri che possono percorrere per esprimere al meglio il loro essere: abbiamo quindi anche il dovere di supportarli nel superare gli stereotipi e i condizionamenti di cui, purtroppo, la nostra societΓ  Γ¨ ancora intrisa.
È necessario partire dall’educazione delle bambine (e dei bambini) affinchΓ© non si cristallizzino pensieri rigidi legati alle aspettative e ruoli sociali: insegniamo che le bambine non sono solo “bellissime” ma sottolineiamo le loro competenze, le conquiste, il saper fare; insegniamo che le bambine non sono “maschiacci” se preferiscono giocare a calcio, e insegniamo anche ai maschi che non sono “femminucce” se manifestano i loro sentimenti o se preferiscono giocare con le bambole: non ci sono cose da maschi o cose da femmine, ci sono declinazioni e aspirazioni personali che sono da comprendere e abbracciare per permettere la fioritura di una persona; insegniamo che va bene arrabbiarsi e autodeterminarsi, insegniamo che Γ¨ importante il rispetto del proprio corpo, insegniamo che bisogna esigere spazi, libertΓ , diritti, autonomia, indipendenza.